CELLFOOD : supplemento a base di ossigeno (2a parte)

(Mauro Miceli)

Un’introduzione all’integrazione a base di ossigeno come supplemento nutrizionale della dieta

Dove traggono energia le cellule?

Il dott. Otto Warburg ha svolto numerose ricerche sul perché le cellule hanno bisogno di ossigeno per creare l’’energia’ necessaria alla vita. Grazie alle sue scoperte sull’importanza dell’ossigeno per la vita delle cellule, ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina.

Le cellule sane dell’organismo scompongono tutti  i carboidrati assunti con la dieta, siano essi anche complessi, in zuccheri semplici e in ultima analisi in molecole di glucosio, zucchero o carboidrato che viene poi immagazzinato nelle cellule ai fini energetici.

Le cellule, quando hanno bisogno di energia per le varie funzioni (riproduzione, calore, etc.) prendono il glucosio immagazzinato e, grazie a una cascata di reazioni chimiche (glicolisi) con ossigeno, creano l’.AT.P. (AdenosinTrifosfato) che diventa, secondo la descrizione fatta dal dott. Warburg, la “pura energia della cellula”, ovvero la molecoila serbatoio dell’energia metabolica cellulare. Se c’è carenza di ossigeno a livello cellulare, i processi vitali non possono avvenire e le cellule di conseguenza rallentano drasticamente la loro attività fino a morire.

Ma il dott. Warburg ha inoltre scoperto che uno scarso apporto di ossigeno va anche a scapito delle cellule. Quando alle cellule manca la giusta quantità di ossigeno, il glucosio comincia a fermentare in maniera diversa (stato di glicolisi anaerobica) e questo determina una serie di eventi indesiderati e dannosi.

Il collasso del sistema immunitario

Il dott. Stephen Levine, (un apprezzato biologo molecolare e genetista) e il dott. M. Kidd hanno condotto uno studio  che conferma che “…l’ossigeno è la fonte della vita di tutte le cellule”.

L’abuso costante cui sottoponiamo l’organismo a causa di ciò che mangiamo e beviamo e della mancanza di esercizio, priva l’organismo stesso di ossigeno prezioso. Questa situazione è resa ancor più grave dagli inquinanti, dai conservanti tossici presenti nell’acqua, nel cibo e nell’aria che respiriamo. Il dott. Kidd ha scritto: “L’ossigeno svolge un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema immunitario…” soprattutto rispetto alla resistenza ai batteri e ai virus. Il dott. Levine aggiunge: “Possiamo considerare la carenza di ossigeno come la prima causa di tutte le malattie”.Si ritiene, sulla base di consistenti ricerche, che una carenza di ossigeno nel sangue potrebbe essere la causa scatenante del collasso del sistema immunitario.

Secondo il dott. Levine, una dieta naturale che contenga la giusta concentrazione di ossigeno permette di “nutrirsi adegutamente di ossigeno”. In altre parole, la quantità di ossigeno proporzionale alla “densità del cib introdotto”  è la chiave per un buon metabolismo cellulare.

Il dott. Levine ha anche dimostrato che i carboidrati complessi sono cibi ricchi di ossigeno.  I carboidrati complessi comprendono verdura, cereali integrali e semi (la frutta contiene troppi zuccheri per poter essere classificata come carboidrati complessi). Dato che il dott Levine è un ricercatore chimico, definisce un carboidrato complesso come composto da 16 parti di ossigeno e solo 14 parti di carbonio e idrogeno.

“Oltre la metà del peso dei carboidrati complessi è data dall’ossigeno”, ha dichiarato; “ma la percentuale di ossigeno nei grassi è meno del 10% o al massimo del 15%, quindi i grassi sono poveri di ossigeno. Di fatto sono ladri di ossigeno. Le proteine sono composte dallo 0 al 50% di ossigeno, a seconda della caratteristica specifica di ciascun aminoacido. Nessun nutriente – sia che si tratti di proteine, acidi grassi, vitamine o minerali—svolge la propria funzione nella sua forma originale. I nutrienti presenti nella nostra dieta sono soltanto sostanze che meccanicamente risultano necessarie a trasformare l’energia potenziale del cibo in energia chimica utilizzabile per la vita. Affinché questa trasformazione abbia luogo, l’ossigeno deve essere comunque  presente.

Il dott. Warburg nella sua ricerca sottolinea queste scoperte : egli ha affermato che una ossigenazione dei tessuti e delle cellule inferiore al necessario, osservata nella ipossia cellulare, non è soltanto la causa fondamentale di malattie quali il cancro, ma porta anche come conseguenza una predisposizione alle malattie degenerative. La carenza di ossigeno è il fattore principale delle malattie immuno-depressive.

Pertanto, tutti e tre i ricercatori concludono che un aumento di ossigenazione del flusso sanguigno e delle cellule risulta essenziale per favorire e ripristinare la salute generale dell’organismo.

 

Il processo di ossidazione

Le cellule utilizzano l’ossigeno in molti processi in cui si scompongono le sostanze tossiche in eccesso presenti nell’organismo. Il processo per cui si combina una sostanza con l’ossigeno a livello cellulare è detto ‘ossidazione’. Il dott. Levine descrive l’ossidazione in questo modo: “L’ossigeno rappresenta la scintilla della vita. I nutrienti sono il combustibile. Per un buon stato di salute c‘è bisogno di combustibile e ossigeno nelle giuste proporzioni”. La mancanza di un’adeguata quantità di ossigeno impedisce l’ossidazione e l’ossigenazione, due processi che energizzano le cellule per la rigenerazione biologica. Questi processi stanno alla base della vita e della morte. Quando si mantiene un normale ambiente cellulare, questo non perde il potenziale di crescita e riproduzione Un insufficiente apporto di ossigeno determina una scarsa ossidazione :  questa a sua volta causa un aumento dell’inquinamento cellulare.

L’ossigeno è il disintossicante cellulare necessario alla vita delle cellule. Quando i livelli di ossigeno nell’organismo sono insufficienti, le tossine aumentano e potrebbero arrivare a devastare le funzioni organiche e ridurre l’energia necessaria alla vita. Senza ossigeno non può esserci nutrimento.

E senza nutrimento non c’è né calore, né energia, così che l’organismo non può depurarsi. Un organismo che gode di eccellente approvvigionamento di ossigeno, assieme a uno sviluppo dei processi metabolici di ossidazione e ossigenazione che non incontrano ostacoli, è da considerarsi sano e robusto , ovvero in buona salute.

I radicali liberi, nemici o alleati ?

Negli ultimi trent’anni, oltre 6.000 studi scientifici hanno stabilito che l’attività dei radicali liberi rappresenta una delle cause principali di tutte le malattie degenerative.

Gli stessi studi indicano inoltre molto chiaramente che c’è un modo efficace per controllare e, nella maggior parte dei casi, eliminare il danno prodotto dai radicali liberi. Sfortunatamente, la scienza dei radicali liberi è totalmente sconosciuta al grande pubblico e spesso su questo argomento c’è disinformazione sia da parte dei media, sia da parte delle stesse case produttrici di supplementi e nutrienti che dovrebbero risolvere il problema dei radicali liberi.

Qual’è la verità? Come si formano? Tutti i radicali liberi sono nocivi all’organismo? L’ossigeno è il vero responsabile nella produzione di radicali liberi? La definizione più semplice di un radicale libero è quella fatta dal dott. Kurt Donsbach nel suo libro Oxygen-Oxygen-Oxygen: “Si tratta di un elemento, o di un composto, con un elettrone libero (non accoppiato) : questa mancanza di equilibrio fa sì che la sostanza abbia una marcata tendenza alla reattività. Va però detto che questi radicali liberi hanno vita molto breve, in genere la decimillesima parte di un secondo; ma durante questo breve lasso di tempo, essi possono provocare danni se si uniscono ad altre sostanze chimiche che ne modificano il carattere, a volte addirittura producendo una reazione a catena per la quale si creano nuovi radicali liberi” .

Il dott. Peter Rothschild, nel suo lavoro intitolato Free Radicals, Stress and Antioxidant Enzymes scrive: “A causa della loro natura iperreattiva, i radicali liberi possono essere estremamente tossici e sono la conseguenza diretta dei fattori di stress primari che colpiscono il sistema immunitario e che minacciano la nostra salute “. Ad ogni modo, con questo non si vuole dire che i radicali liberi siano sempre nocivi o pericolosi. Piccole quantità di radicali liberi sono necessarie per molte funzioni del sistema immunitario e altre attività cellulari vitali. Ad esempio, il sistema immunitario stesso genera radicali liberi da usare nel processo di eliminazione di un virus o di un batterio.

Solo quando alte concentrazioni di radicali liberi sono presenti, o quando i livelli dei radicali liberi superano la capacità dell’organismo di eliminarli, la nostra salute è minacciata. Mantenere l’equilibrio fra l’attività dei radicali liberi e l’apporto di enzimi antiossidanti è una delle funzioni principali dell’organismo” .

I radicali liberi dunque mancano di elettroni, e in questo stato atomico quantico, faranno il possibile per rubare un elettrone da un’altra fonte. In maniera strettamente semplicistica possiamo dire che attorno ad ogni atomo orbitano elettroni dentro le cosiddette ‘shells’. Queste shells (o sotto-orbitali) si trovano a varia distanza dal centro del nucleo dell’atomo. Ogni sotto-orbita può contenere al massimo due elettroni, ciascuno dei quali ‘rotea’,  ossia genera quelle che i fisici quantici chiamano ‘forme d’onda’ o ‘pacchetti d’onda’ (in inglese wave forms o wave packets) in varie direzioni e su stesso, generando un campo magnetico di spin parallelo ed anti-parallelo, quindi di segno opposto dato che la carica elettrica (negativa) è identica e per coesistere nello stesso spazio orbitalico, o meglio sotto-orbitalico, necessita di avere almeno carica magnetica differente dall’altro elettrone. Se uno di questi elettroni manca nell’orbita esterna, esso cercherà l’elettrone adatto per la stabilizzazione energetica.

Questo atomo così reattivo ed instabile è chiamato radicale libero. I radicali liberi possono essere di varia grandezza, da un unico atomo a molecole più complesse. Possono essere benefici o nocivi, ma soprattutto, possono essere controllati dalle molecole prodotte nell’organismo, come gli enzimi superossido-dimutasi (SOD) e glutatione per ossidasi o altre molecole fisiologiche quali la bilirubina e l’acido urico, oppure le vitamine naturali e i nutrienti che possiamo ottenere giornalmente da fonti dietetiche quali vitamine E, C, beta-carotene e i bioflavonoidi.

Maharishi Ayur-Ved nel suo libro Freedom from Disease: How to Control Free Radicals scrive: “Sono una caratteristica imprescindibile di tutta la vita basata sull’ossigeno. I radicali liberi, in quanto parte dei processi vitali di ogni singola cellula, sono creati come sostanze tossiche di scarto. Quando il sistema immunitario spedisce le proprie forze speciali per combattere le infezioni, i radicali liberi fungono da armi. Se l’organismo assume insetticidi, sostanze chimiche industriali, cibi conservati, fumo di sigarette o alcol, i radicali liberi sono la naturale conseguenza diretta.

E anche quando la mente e il corpo sono sotto stress, i radicali liberi sono prodotti in massa”

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